LE STRATEGIE DI TUTELA DELLE RAZZE AUTOCTONE IN BASILICATA - Rivista Vita

L'emanazione del Reg. 2078 U.E.  viene però recepita solo da sei regioni e solo successivamente con il PSR 2000/06 e 2007/13 tutte le regioni italiane attivano le misure atte alla tutela della biodiversità. La strategia Paneuropea sulla Diversità Biologica e Paesaggistica ha incentivato l’istituzione di nuove aree protette, di parchi regionali e nazionali che  servissero a salvaguardare una agricoltura e una zootecnia di tipo estensiva orientata all’allevamento di razze autoctone al fine di contrastare l'abbandono delle aree interne.

In molte regioni italiane i “P.I.F. di Prossimità e delle Aree Protette” possono e devono rappresentare uno strumento di finanziamento oltre che di promozione per incentivare e migliorare il reddito delle piccole realtà allevatoriali fondamentali per il presidio dei territori.

Nei parchi italiani la maggior parte delle razze allevate o presenti occasionalmente appartiene a tipi genetici a discreta o ampia diffusione su tutto il territorio nazionale. Un esempio è dato dalla razza Podolica insistente nei Parchi Nazionali del Gargano del Cilento e Vallo di Diano, del Pollino e dell’Appennino Lucano e non solo o delle pecore di razza Appenninica e Merinizzata Italiana presente in tutti i parchi del centro-sud.

 

Cosentino, C. (2011). Puntare su allevamenti e zootecnia. Rivista Settimanale Vita – Cantieri Focus. Numero 5 - 2011, 4-5

 

 

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